La situazione meteorologica a livello europeo è ben rappresentata da questa mappa dei venti in quota, in cui si evidenzia come aria fredda proveniente dal nord Europa si spinga fin verso la penisola iberica per poi virare verso nord-est favorendo la risalita di aria calda dal Marocco e molto calda dal deserto sahariano.
In questo schema barico generale l'Italia risulta divisa a metà o forse meglio dire in tre zone.
Al sud l’aria calda crea solo deboli contrasti con le acque ancora fredde mediterranee, pertanto il cielo continua ad essere soleggiato o al più velato, mentre le temperature raggiungono valori tipicamente estivi; il nord invece si trova proprio nella linea di confine tra l'aria calda e quella fredda ed i contrasti sono molto intensi con conseguenti forti precipitazioni previste in ulteriore intensificazione durante il weekend; le regioni centrali si trovano nel limbo ed il tempo oscilla tra fasi nuvolose, ma senza precipitazioni, ed altre in cui i contrasti sono più accesi e sono presenti anche delle deboli piogge.
Questo schema barico verrà interrotto ad inizio settimana prossima quando una perturbazione Atlantica riuscirà a penetrare in Europa centrale e, seppur non entrando direttamente in Mediterraneo, sarà in grado di riportare correnti occidentali tant’è che si tornerà a temperature tipiche del periodo o addirittura di qualche grado sotto la media.
In Abruzzo ci attende un weekend caratterizzato da nuvolosità irregolare, a tratti estesa e persistente, ma con scarsi fenomeni precipitativi, principalmente relegati al settore occidentale della regione.
Oggi si avrà solo della nuvolosità irregolare in un contesto climatico molto mite per il persistere di correnti calde sud-occidentali.
Domani non ci saranno grosse novità, ma la copertura del cielo potrebbe essere più insistente e non si escludono precipitazioni dal pomeriggio sulle zone interne appenniniche, attenzione però al vento di libeccio che potrebbe soffiare con moderata o forte intensità sui monti e aree pedemontane.
Domenica potrebbe invece tornare il sole, perlomeno al mattino presto, ma con rapida copertura nuvolosa dalla tarda mattinata e isolati scrosci di pioggia.
La ventilazione con il passare delle ore dovrebbe perdere la sua intensità e divenire debole, ma sempre dai quadranti sud-occidentali.
Insomma per concludere non sarà un weekend di pieno sole, ma neanche di maltempo, solo deboli scrosci pomeridiani o serali di pioggia potrebbero presentarsi su aree interne. L'unico fattore climatico che in montagna e zone pedemontane potrebbe disturbare il primo maggio è il vento di garbino, ma non dovrebbe durare per molto.