Riavvolgendo il nastro di questo inverno 2019/2020 sembra di aver vissuto il tempo alla rovescia, infatti a febbraio è sembrato di essere a giugno, a gennaio (tranne la notte) a maggio e dicembre lo possiamo associare ad aprile. Ora è tempo che il nostro "film" coincida con il marzo reale e ci sono tutte le premesse che lo sia davvero.
E' stata già una settimana, l'ultima di febbraio, piuttosto movimentata, ma si è trattato solo di impulsi veloci che hanno distribuito poca pioggia e tanto vento.
Nella mappa si nota l'ingresso in Mediterraneo, ormai imminente, di un nuovo impulso atlantico che dalla notte e per tutta la domenica favorirà maltempo sulla penisola.
In pieno Atlantico invece si muove un nuovo fronte che sarà la causa di severo maltempo a partire da lunedì e fino a mercoledì.
Per quanto riguarda il primo impulso, quello di questa notte e domani, ecco la probabile dinamica in termini di precipitazioni.
Piogge sul nord Italia dalla notte di oggi e per la prima della domenica, poi fenomeni che si concentreranno al centro Italia, ma con la netta distinzione tra lato tirrenico e lato adriatico.
Su quest'ultimo la barriera appenninica smorzerà l'arrivo delle nuvole e potrebbe accentuare l'intensità del vento, che tornerà a soffiare forte in montagna, ma potrebbe interessare anche le zone collinari.
La perturbazione della domenica sarà solo l'antipasto del vero maltempo, che coinvolgerà un po' tutta Italia a partire da lunedì e fino a mercoledì.
Qui la previsione ha bisogno di ulteriori conferme perchè le regioni interessate da precipitazioni potrebbero essere non solo quelle del nord e lato tirrenico, ma anche quelle del versante adriatico, almeno in una seconda fase.
Vi propongo una possibile evoluzione del minimo di pressione attorno al quale si muoverà il maltempo.
A metà giornata di lunedì 2 marzo dovrebbe formarsi un minimo depressionario sul Golfo del Leone, che poi proseguirebbe il suo movimento verso la Liguria e poi il nord Italia; martedì inizierebbe la sua discesa verso il mar Adriatico per poi giungere sulla Grecia giovedì prossimo.
La posizione del minimo è importante perchè attorno ad esso ruotano i venti, in senso antiorario, pertanto, guardando la dinamica del minimo nella prospettiva della nostra regione, avremmo ventilazione di libeccio o al più di ponente fino a parte del martedì; con lo spostamento del minimo verso l'adriatico, e soprattutto verso quello meridionale, i venti inizierebbero a soffiare da nord con aria più fredda in ingresso da nord/est e precipitazioni che interesserebbero anche i versanti adriatici.
Ecco infatti una possibile evoluzione in termini di precipitazioni.
Lunedì altra pioggia, molto più estesa e copiosa rispetto a quella della domenica, al nord e centrali tirreniche, ma qualcosina potrebbe giungere anche sulle regioni adriatiche; da martedì pomeriggio fenomeni maggiormente concentrati sui versanti adriatici, dove insisterebbe pioggia e neve a quote via via più bassa (mercoledì, se fosse confermata questa previsione, anche a quote collinari - 500/600 metri).
Previsione, come potrete ben capire, non semplice perchè legata alla traiettoria del minimo depressionario. Di certo si può già dire atmosfera molto più dinamica rispetto al passato recente e lo dimostra la mappa di stima delle precipitazioni, che, dove più dove meno, interesseranno tutta la penisola.
sabato 29 febbraio 2020
venerdì 28 febbraio 2020
BEL TEMPO FINO A DOMANI POI TORNANO LE PIOGGE, MA NON PER TUTTI
Il secondo impulso perturbato della settimana si è ormai spostato verso i Balcani. Come era accaduto con il primo anche questo ha favorito precipitazioni sui versanti occidentali della penisola ed anche della regione, lasciando poche briciole ai territori orientali.
Dall'immagine in movimento si nota la penisola sgombra da nuvole, ma la nuova minaccia perturbata per l'Italia, si muove dalla Francia e penisola iberica, e ci raggiungerà nel primo giorno di marzo.
Come ho detto nel titolo non sarà pioggia per tutti perchè, come spesso accade quando le perturbazioni sono troppo occidentali, le regioni adriatiche sono protette dalla barriera appeninica.
Ecco le mappe di stima delle precipitazioni per i prossimi giorni in cui si nota bene la differenza di accumuli tra le regioni tirreniche e quelle adriatiche.
Innanzitutto la carta relativa alla giornata di domani, che mostra l'assenza di fenomeni un po' ovunque tranne che nelle Alpi dove dovrebbero registrarsi i primi fenomeni in tarda serata.
Nella giornata di domenica piogge in buona parte del territorio italiano, ma assenti o quasi sul lato adriatico.
La nostra regione, che è divisa a metà dalla catena appeninica, vivrà due situazioni climatiche differenti. Precipitazioni persistenti sul settore aquilano e nulla o quasi su teramano, pescarese e chietino.
Nella giornata di lunedì altro maltempo, decisamente più intenso di quello della domenica, ma con effetti precipitativi simili.Tutto il nord e regioni tirreniche sotto pioggia abbondante, poco o nulla sul resto della penisola.
Nello specifico per l'Abruzzo pioggia copiosa su alto sangro, marsica e aquilano, mentre sui settori adriatici molto meno e solo relegata alle zone più interne.
Per i versanti adriatici le speranze di accumuli più interessanti solo da martedì in poi, quando si ipotizza da più modelli previsionali, la formazione di un profondo minimo depressionario, che, se riuscirà a raggiungere il sud della penisola, potrebbe favorire precipitazioni importanti anche su teramano, pescarese e chietino.
Sul tempo della settimana prossima è meglio rimandare l'analisi previsionale ai prossimi giorni perchè i cambiamenti potrebbero essere ancora rilevanti.
Quello che si può comunque sottolineare con discreta certezza è che stiamo assistendo all'inizio di un cambio circolatorio importante rispetto alla tranquillità atmosferica che ha caratterizzato l'inverno 2019/2020.
Ci sono in sintesi le premesse per un marzo decisamente dinamico e, di conseguenza, più piovoso.
Dall'immagine in movimento si nota la penisola sgombra da nuvole, ma la nuova minaccia perturbata per l'Italia, si muove dalla Francia e penisola iberica, e ci raggiungerà nel primo giorno di marzo.
Come ho detto nel titolo non sarà pioggia per tutti perchè, come spesso accade quando le perturbazioni sono troppo occidentali, le regioni adriatiche sono protette dalla barriera appeninica.
Ecco le mappe di stima delle precipitazioni per i prossimi giorni in cui si nota bene la differenza di accumuli tra le regioni tirreniche e quelle adriatiche.
Innanzitutto la carta relativa alla giornata di domani, che mostra l'assenza di fenomeni un po' ovunque tranne che nelle Alpi dove dovrebbero registrarsi i primi fenomeni in tarda serata.
Nella giornata di lunedì altro maltempo, decisamente più intenso di quello della domenica, ma con effetti precipitativi simili.Tutto il nord e regioni tirreniche sotto pioggia abbondante, poco o nulla sul resto della penisola.
Nello specifico per l'Abruzzo pioggia copiosa su alto sangro, marsica e aquilano, mentre sui settori adriatici molto meno e solo relegata alle zone più interne.
Per i versanti adriatici le speranze di accumuli più interessanti solo da martedì in poi, quando si ipotizza da più modelli previsionali, la formazione di un profondo minimo depressionario, che, se riuscirà a raggiungere il sud della penisola, potrebbe favorire precipitazioni importanti anche su teramano, pescarese e chietino.
Sul tempo della settimana prossima è meglio rimandare l'analisi previsionale ai prossimi giorni perchè i cambiamenti potrebbero essere ancora rilevanti.
Quello che si può comunque sottolineare con discreta certezza è che stiamo assistendo all'inizio di un cambio circolatorio importante rispetto alla tranquillità atmosferica che ha caratterizzato l'inverno 2019/2020.
Ci sono in sintesi le premesse per un marzo decisamente dinamico e, di conseguenza, più piovoso.
giovedì 27 febbraio 2020
TORNA IL FLUSSO PERTURBATO ATLANTICO E CON ESSO LE PIOGGE
La burrasca atlantica di ieri è già archiviata ed ha lasciato in dote aria più fresca. Ecco infatti le temperature delle ore 16 che registrano valori molto più bassi dei giorni scorsi.
Abbiamo vissuto una prima parte di giornata piuttosto soleggiata, ma al nord Italia è già in azione un nuovo impulso perturbato che, nelle prossime ore, giungerà anche nelle regioni centrali con associate deboli precipitazioni.
In queste ore deboli fenomeni si stanno verificando al nord fin sulla Toscana ed Emilia Romagna, ma entro sera/notte giungeranno anche sulle regioni centrali, dove insisteranno fino alle prime ore di domani.
Ecco infatti le stime di pioggia per le prossime 12 ore. Si nota bene come siano favorite le regioni centrali tirreniche, pertanto anche sulla nostra regione sarà maggiormente coinvolto il settore aquilano, mentre in modo sporadico il resto dell'Abruzzo (nevicate possibili dai 900/100 metri). Sui settori orientali tornerà, seppur per poche ore, una ventilazione più sostenuta.
La cosa importante da sottolineare è che si aperta ufficialmente da ieri una fase nuova, dal punto di vista climatico, perchè il flusso perturbato atlantico, assente per tutto l'inverno, è tornato ad affacciarsi con una certa frequenza sul Mediterraneo e lo farà ancora nei prossimi giorni.
Nella mappa successiva una sintesi degli impulsi che dovrebbero attraversare l'Italia.
Con il numero 1 l'impulso che sta attraversando il nord Italia in questo momento, con il numero 2 quello che sembra diretto verso di noi per domenica prossima ed infine indicato con il numero 3 l'impulso che potrebbe, ma il condizionale è d'obbligo, favorire un pesante maltempo nella giornata di martedì.
Al di là degli effetti che si determineranno in termini di pioggia sulla penisola, e nello specifico sulla nostra regione, di cui parlerò meglio nei prossimi giorni, è importante evidenziare questo importante cambio circolatorio.
Abbiamo vissuto una prima parte di giornata piuttosto soleggiata, ma al nord Italia è già in azione un nuovo impulso perturbato che, nelle prossime ore, giungerà anche nelle regioni centrali con associate deboli precipitazioni.
In queste ore deboli fenomeni si stanno verificando al nord fin sulla Toscana ed Emilia Romagna, ma entro sera/notte giungeranno anche sulle regioni centrali, dove insisteranno fino alle prime ore di domani.
Ecco infatti le stime di pioggia per le prossime 12 ore. Si nota bene come siano favorite le regioni centrali tirreniche, pertanto anche sulla nostra regione sarà maggiormente coinvolto il settore aquilano, mentre in modo sporadico il resto dell'Abruzzo (nevicate possibili dai 900/100 metri). Sui settori orientali tornerà, seppur per poche ore, una ventilazione più sostenuta.
La cosa importante da sottolineare è che si aperta ufficialmente da ieri una fase nuova, dal punto di vista climatico, perchè il flusso perturbato atlantico, assente per tutto l'inverno, è tornato ad affacciarsi con una certa frequenza sul Mediterraneo e lo farà ancora nei prossimi giorni.
Nella mappa successiva una sintesi degli impulsi che dovrebbero attraversare l'Italia.
Con il numero 1 l'impulso che sta attraversando il nord Italia in questo momento, con il numero 2 quello che sembra diretto verso di noi per domenica prossima ed infine indicato con il numero 3 l'impulso che potrebbe, ma il condizionale è d'obbligo, favorire un pesante maltempo nella giornata di martedì.
Al di là degli effetti che si determineranno in termini di pioggia sulla penisola, e nello specifico sulla nostra regione, di cui parlerò meglio nei prossimi giorni, è importante evidenziare questo importante cambio circolatorio.
mercoledì 26 febbraio 2020
IN ARRIVO IN QUESTE ORE LA FASE DI PIU' ACUTO MALTEMPO. DOMANI MATTINA TUTTO FINITO
L'immagine del satellite ci permette di notare come la maggior parte dei corpi nuvolosi più consistenti si sta formando sull'Italia centrale.
Infatti ecco il radar delle precipitazioni riferita alle ore 18 di oggi. Precipitazioni in atto in Emilia Romagna e Toscana, ma una seconda intensa linea temporalesca si è formata nel Lazio e si sta trasferendo in Abruzzo. Precipitazioni già intense si stanno verificando nel settore aquilano, ma con sempre maggior interessamento dell'entroterra teramano.
Viste le temperature molto fredde in quota (tra poco giungerà la -35 gradi a 5000 metri circa) si stanno verificando anche crolli termici improvvisi.
Durante le precipitazioni la quota neve scenderà rapidamente e potrebbero verificarsi fioccate anche in bassa montagna (700/800 metri), ma non escludo sortite bianche anche più in basso.
Si tratterà di un impulso molto rapido tanto che domani mattina sarà tutto finito in termini di precipitazioni, ma anche di vento che andrà rapidamente perdendo forza.
Pausa molto breve di sole e calma atmosferica perchè un nuovo rapido impulso, quasi in fotocopia, si presenterà nella seconda parte di domani favorendo nuova copertura nuvolosa e possibili precipitazioni nella sera/notte.
Con oggi entriamo, probabilmente, in una nuova fase climatica, caratterizzata da elevata dinamicità atmosferica e con la possibilità, giorno dopo giorno sempre più concreta, di avere una fase di acuto maltempo tra martedì e mercoledì prossimo.
Infatti ecco il radar delle precipitazioni riferita alle ore 18 di oggi. Precipitazioni in atto in Emilia Romagna e Toscana, ma una seconda intensa linea temporalesca si è formata nel Lazio e si sta trasferendo in Abruzzo. Precipitazioni già intense si stanno verificando nel settore aquilano, ma con sempre maggior interessamento dell'entroterra teramano.
Viste le temperature molto fredde in quota (tra poco giungerà la -35 gradi a 5000 metri circa) si stanno verificando anche crolli termici improvvisi.
Durante le precipitazioni la quota neve scenderà rapidamente e potrebbero verificarsi fioccate anche in bassa montagna (700/800 metri), ma non escludo sortite bianche anche più in basso.
Si tratterà di un impulso molto rapido tanto che domani mattina sarà tutto finito in termini di precipitazioni, ma anche di vento che andrà rapidamente perdendo forza.
Pausa molto breve di sole e calma atmosferica perchè un nuovo rapido impulso, quasi in fotocopia, si presenterà nella seconda parte di domani favorendo nuova copertura nuvolosa e possibili precipitazioni nella sera/notte.
Con oggi entriamo, probabilmente, in una nuova fase climatica, caratterizzata da elevata dinamicità atmosferica e con la possibilità, giorno dopo giorno sempre più concreta, di avere una fase di acuto maltempo tra martedì e mercoledì prossimo.
martedì 25 febbraio 2020
BURRASCA IN ARRIVO: DOMANI DALLA PRIMAVERA ALL'INVERNO IN 12 ORE
La mitezza di stampo primaverile insiste sull'intera penisola anche se i primi segnali del cambiamento sono visibili, in particolare al nord, dove sta giungendo aria più umida che favorisce la formazione di nuvolosità o velature.
La stabilità atmosferica ha però le ore contate perchè il fronte freddo avanza verso sud/est ed entro domani sera avrà raggiunto le regioni centrali della penisola.
Quali conseguenza bisogna attendersi per l'Italia e più nel dettaglio per la nostra regione?
Il fattore climatico che accumunerà un pò tutti sarà il vento che soffierà forte, o molto forte, da questa notte e per buona parte della giornata di domani.
Molto più complesso invece inquadrare i fenomeni di pioggia e neve associati all'arrivo del fronte gelido in quota (-35 gradi a 5000 metri circa).
Vi propongo l'evoluzione del modello americano dalle 7 di domani alle 7 di giovedì prossimo, in cui si nota come le precipitazioni maggiori sembrano concentrarsi sul versante tirrenico delle regioni centrali.
La nostra regione, divisa a metà dalla catena appenninica, dovrebbe dunque vivere questa rapida fase di maltempo i due step: in mattinata e fino al tardo pomeriggio piogge e nevicate sui monti del settore aquilano, solo occasionalmente potrebbe esserci spazio per fenomeni sui versanti adriatici ed eventualmente limitati alle zone pedemontane; in serata e nelle prime ore di domani fenomeni maggiormente concentrati sui settori adriatici.
Dal mattino di giovedì sarà tutto passato sia per quanto riguarda le precipitazioni che per il vento.
Le precipitazioni, dove si verificheranno, potranno assumere carattere nevoso a quote di bassa montagna, ma non si escludono fenomeni anche sulle zone collinari, casomai sotto forma di gragnola.
La cosa certa è che sarà un passaggio molto rapido e con accumuli davvero minimi.
Ecco una mappa che fotografa la stima di millimetri fino a domani alle 7 sulla sinistra e fino alle 7 di giovedì sulla destra. In Abruzzo al massimo 10 mm sul settore aquilano, molto meno sulle restanti province.
Concludo dicendo che il vero protagonista sarà senza dubbio il vento che tornerà a soffiare con notevole intensità e non solo in montagna, quindi massima allerta su questo fenomeno atmosferico.
L'impulso in arrivo potrebbe fare da apripista ad altre perturbazioni nord atlantiche, ma di questo ne parlerò meglio nei prossimi articoli.
lunedì 24 febbraio 2020
TORNA IL VENTO PROTAGONISTA IN ABRUZZO, POI ANCHE PIOGGIA, NEVE IN MONTAGNA E FREDDO
L'anticiclone che domina da alcuni giorni in tutta Europa, a partire da domani, inizierà la sua rapida ritirata a causa dell'avanzare di una profonda depressione nord atlantica verso sud/est.
Nella giornata di domani riuscirà a spingersi fin verso la Francia e la Germania per poi superare le Alpi nella giornata di mercoledì, in particolare al centro nord.
L'impulso molto freddo in quota (-32/-34 gradi a 5000 metri circa) è ancora in Gran Bretagna, ma domani giungerà sulla Francia per poi valicare le Alpi entro metà giornata di mercoledì.
Proseguirà il suo cammino verso sud/est nella seconda parte di giornata ed infatti per la mezzanotte del 26 febbraio avrà raggiunto anche l'Abruzzo.
Nelle prime ore di giovedì si sposterà rapidamente verso i Balcani tanto che a mezzogiorno tutta la penisola sarà attraversata, sempre in altissima quota, da valori di -24/-26 che sono molto vicini alla media del periodo.
Il maltempo dovrebbe essere legato al passaggio di queste termiche così basse ed infatti ecco una possibile evoluzione in termini di precipitazioni (carta iniziale delle ore 13 di mercoledì e carta finale delle ore 7 di giovedì).
Si tratta di un'ipotesi perché, sebbene non siamo lontani dall'evento, i modelli principali continuano a proporre evoluzioni differenti tra loro con risvolti in termini di precipitazioni molto differenti.
Quello che mi sento di dire con certezza è che il passaggio sarà molto rapido e dove ci saranno precipitazioni, casomai a carattere temporalesco, potrebbe esserci spazio per nevicate anche a quote relativamente basse (600/800 metri), ma senza accumuli importanti neanche in montagna.
L'evento atmosferico che invece potremmo vivere con maggiore intensità è quello del vento che tornerà a soffiare con moderata intensità in montagna già da domani sera e diverrà forte dalla notte e per buona parte di mercoledì, con probabile interessamento anche delle zone pedemontane.
La colorazione fucsia/viola indica raffiche superiori ai 60/70 km orari.
Come detto in precedenza per il freddo e le precipitazioni, anche per il vento si tratterà di una fase rapida tanto che per giovedì mattina l'intensità sarà decisamente ridotta.
Le temperature, a partire da domani, saranno in ulteriore risalita a causa della ventilazione di garbino per poi subire un crollo verticale nella serata/notte di mercoledì.
Ormai l'inverno 2019/2020, già scarno di fenomeni, quando ha cercato di farsi notare lo ha fatto con dinamiche simili a quelle che vivremo mercoledì prossimo perciò potete intuire che il "pericolo" principale sarà il vento e, per chi dovesse uscire di casa mercoledì mattina e tornare la sera tardi, consiglio di mettersi in macchina un giubbotto pesante perché le temperature potrebbero subire, in quelle 10/12 ore, un crollo anche superiore ai 12/15 gradi.
Spero che entro domani i modelli previsionali siano maggiormente concordi in modo da dare informazioni, in termini di pioggia, neve e vento, più dettagliate e certe.
Nella giornata di domani riuscirà a spingersi fin verso la Francia e la Germania per poi superare le Alpi nella giornata di mercoledì, in particolare al centro nord.
L'impulso molto freddo in quota (-32/-34 gradi a 5000 metri circa) è ancora in Gran Bretagna, ma domani giungerà sulla Francia per poi valicare le Alpi entro metà giornata di mercoledì.
Proseguirà il suo cammino verso sud/est nella seconda parte di giornata ed infatti per la mezzanotte del 26 febbraio avrà raggiunto anche l'Abruzzo.
Nelle prime ore di giovedì si sposterà rapidamente verso i Balcani tanto che a mezzogiorno tutta la penisola sarà attraversata, sempre in altissima quota, da valori di -24/-26 che sono molto vicini alla media del periodo.
Il maltempo dovrebbe essere legato al passaggio di queste termiche così basse ed infatti ecco una possibile evoluzione in termini di precipitazioni (carta iniziale delle ore 13 di mercoledì e carta finale delle ore 7 di giovedì).
Si tratta di un'ipotesi perché, sebbene non siamo lontani dall'evento, i modelli principali continuano a proporre evoluzioni differenti tra loro con risvolti in termini di precipitazioni molto differenti.
Quello che mi sento di dire con certezza è che il passaggio sarà molto rapido e dove ci saranno precipitazioni, casomai a carattere temporalesco, potrebbe esserci spazio per nevicate anche a quote relativamente basse (600/800 metri), ma senza accumuli importanti neanche in montagna.
L'evento atmosferico che invece potremmo vivere con maggiore intensità è quello del vento che tornerà a soffiare con moderata intensità in montagna già da domani sera e diverrà forte dalla notte e per buona parte di mercoledì, con probabile interessamento anche delle zone pedemontane.
La colorazione fucsia/viola indica raffiche superiori ai 60/70 km orari.
Come detto in precedenza per il freddo e le precipitazioni, anche per il vento si tratterà di una fase rapida tanto che per giovedì mattina l'intensità sarà decisamente ridotta.
Le temperature, a partire da domani, saranno in ulteriore risalita a causa della ventilazione di garbino per poi subire un crollo verticale nella serata/notte di mercoledì.
Ormai l'inverno 2019/2020, già scarno di fenomeni, quando ha cercato di farsi notare lo ha fatto con dinamiche simili a quelle che vivremo mercoledì prossimo perciò potete intuire che il "pericolo" principale sarà il vento e, per chi dovesse uscire di casa mercoledì mattina e tornare la sera tardi, consiglio di mettersi in macchina un giubbotto pesante perché le temperature potrebbero subire, in quelle 10/12 ore, un crollo anche superiore ai 12/15 gradi.
Spero che entro domani i modelli previsionali siano maggiormente concordi in modo da dare informazioni, in termini di pioggia, neve e vento, più dettagliate e certe.
domenica 23 febbraio 2020
NELL'ULTIMA SETTIMANA DELL'INVERNO METEOROLOGICO TORNA L'INVERNO VERO
L'anticiclone domina incontrastato su buona parte dell'Europa come se fossimo in piena estate e gli effetti sono quelli di vivere una primavera inoltrata in netto anticipo.
Le temperature in tutta la penisola sono tipiche di aprile se non di maggio e si registrano valori superiori ai 20 gradi nel sud della penisola.
Anche la nostra regione non fa eccezione ed infatti, a metà giornata, valori ovunque vicini o superiori ai 20 gradi.
Siamo ormai all'epilogo dell'inverno meteorologico che in pratica non c'è mai stato, ma all'anomalia termica vissuta si è aggiunta una fase fortemente siccitosa i cui effetti negativi per il prossimo futuro sono tutti da valutare.
Il motivo principale, anche se non l'unico, è da imputare ad un Vortice Polare mostruosamente potente, che ha impedito al freddo di giungere su buona parte dell'Europa e, più in generale, dell'intero emisfero nord.
Il motivo principale, anche se non l'unico, è da imputare ad un Vortice Polare mostruosamente potente, che ha impedito al freddo di giungere su buona parte dell'Europa e, più in generale, dell'intero emisfero nord.
In questi ultimi giorni di febbraio qualcosina sembra muoversi verso un ritorno all'inverno e, forse, potrebbe essere l'inizio di un fase (MARZO) che metterà la maschera di febbraio.
Limitandomi a parlare di previsioni più verosimili direi di non andare oltre mercoledì/giovedì prossimo perchè proprio in questi 2 giorni torneremo bruscamente in inverno, sia dal punto di vista termico, ma, molto probabilmente, anche dal punto di vista delle precipitazioni.
L'anticiclone sarà spodestato dall'arrivo di una depressione nord atlantica, oggi ancora in pieno oceano, che si sposterà verso la Gran Bretagna domani, poi verso la Scandinavia, ma riuscendo a lanciare un impulso freddo fin verso l'Europa continentale ed anche sul Mediterraneo.
Quali gli effetti che potremo vivere? Sicuramente un calo molto brusco delle temperature, che potrebbe essere anche nell'ordine di 10/15 gradi rispetto ai valori di oggi e domani.
A tutto questo si aggiungerà anche il ritorno delle precipitazioni, nevose sui rilievi, ma con possibilità che vi siano sconfinamenti anche su aree collinari.
Vi propongo questa dinamica delle precipitazioni possibili, ma sul quella esatta è meglio attendere migliori indicazioni dai modelli matematici di previsione.
Dall'immagine si può notare come le precipitazioni inizierebbero a manifestarsi nella seconda parte di mercoledì con fase più acuta durante la notte su giovedì. Da metà giornata del 27 febbraio scivolerebbe tutto verso sud.
In attesa del ritorno dell'inverno ci attendono ancora 2 giorni fortemente primaverili con temperature in ulteriore aumento.
L'anticiclone sarà spodestato dall'arrivo di una depressione nord atlantica, oggi ancora in pieno oceano, che si sposterà verso la Gran Bretagna domani, poi verso la Scandinavia, ma riuscendo a lanciare un impulso freddo fin verso l'Europa continentale ed anche sul Mediterraneo.
Quali gli effetti che potremo vivere? Sicuramente un calo molto brusco delle temperature, che potrebbe essere anche nell'ordine di 10/15 gradi rispetto ai valori di oggi e domani.
A tutto questo si aggiungerà anche il ritorno delle precipitazioni, nevose sui rilievi, ma con possibilità che vi siano sconfinamenti anche su aree collinari.
Vi propongo questa dinamica delle precipitazioni possibili, ma sul quella esatta è meglio attendere migliori indicazioni dai modelli matematici di previsione.
Dall'immagine si può notare come le precipitazioni inizierebbero a manifestarsi nella seconda parte di mercoledì con fase più acuta durante la notte su giovedì. Da metà giornata del 27 febbraio scivolerebbe tutto verso sud.
In attesa del ritorno dell'inverno ci attendono ancora 2 giorni fortemente primaverili con temperature in ulteriore aumento.
giovedì 20 febbraio 2020
DOPO LA BREVE PARENTESI INVERNALE DI IERI TORNA LA PRIMAVERA
Dopo la brevissima fase perturbata di ieri con il ritorno della neve sui monti, seppur con accumuli irrisori, torna il bel tempo ed infatti, dopo residua nuvolosità questa mattina sulle regioni adriatiche del sud, cieli sgombri o quasi di nuvole questo pomeriggio.
Sebbene il sole presente oggi l'aria fresca di tramontana ha contribuito a mantenere le temperature, come si nota bene dalla mappa di inizio pomeriggio, su valori vicini alle medie tipiche di febbraio.
Attenzione però a questa notte perchè elevato è il rischio di avere gelate diffuse sia sui rilievi che sulle zone di alta collina; in generale valori minimi prima dell'alba di domani molto rigidi ovunque.
Da domani l'anticiclone, già marginalmente presente oggi, giungerà con più forza sul Mediterraneo e quindi anche sull'Italia.
Ecco la mappa della pressione atmosferica che ci mostra come il prossimo weekend, ed anche l'inizio della settimana prossima, buona parte dell'Europa sia sotto l'egemonia anticiclonica.
La conseguenza di questo dominio anticiclonico sarà dunque quello di avere giornate spesso soleggiate e, gradualmente, sempre più miti, ma con nottate in cui le inversioni termiche saranno protagoniste.
Per il momento la forza del vortice polare è incredibilmente elevata pertanto non si vedono decisi cambiamenti circolatori all'orizzonte, anche se sortite fredde come quella vissuta ieri, potrebbero presentarsi di nuovo nella seconda parte della settimana prossima.
Sebbene il sole presente oggi l'aria fresca di tramontana ha contribuito a mantenere le temperature, come si nota bene dalla mappa di inizio pomeriggio, su valori vicini alle medie tipiche di febbraio.
Attenzione però a questa notte perchè elevato è il rischio di avere gelate diffuse sia sui rilievi che sulle zone di alta collina; in generale valori minimi prima dell'alba di domani molto rigidi ovunque.
Da domani l'anticiclone, già marginalmente presente oggi, giungerà con più forza sul Mediterraneo e quindi anche sull'Italia.
Ecco la mappa della pressione atmosferica che ci mostra come il prossimo weekend, ed anche l'inizio della settimana prossima, buona parte dell'Europa sia sotto l'egemonia anticiclonica.
La conseguenza di questo dominio anticiclonico sarà dunque quello di avere giornate spesso soleggiate e, gradualmente, sempre più miti, ma con nottate in cui le inversioni termiche saranno protagoniste.
Per il momento la forza del vortice polare è incredibilmente elevata pertanto non si vedono decisi cambiamenti circolatori all'orizzonte, anche se sortite fredde come quella vissuta ieri, potrebbero presentarsi di nuovo nella seconda parte della settimana prossima.
martedì 18 febbraio 2020
PARENTESI TIMIDAMENTE INVERNALE DOMANI POI TORNA L'ANTICICLONE
La situazione risulta ancora piuttosto calma sulla nostra penisola, ma oltre le Alpi un impulso freddo nord Atlantico si avvicina all'Europa centrale per poi spingersi verso est nella giornata di domani.
Parte dell'aria fredda confluirà, domani, da nord/est verso il nord Italia e poi il resto del paese, accentuando i contrasti con l'aria mite presente.
Nella prima parte di mercoledì le precipitazioni interesseranno principalmente il nord, ma già a metà giornata fenomeni consistenti si manifesteranno al centro Italia e poi, entro sera, anche al sud.
La formazione di un minimo di pressione sulla Grecia favorirà nuvolosità irregolare ed ultimi fenomeni sui versanti adriatici anche nella prima parte di giovedì, ma l'anticiclone è pronto a tornare protagonista, in particolare nel weekend.
In Abruzzo, nello specifico, le precipitazioni interesseranno tutta la regione, anche se i fenomeni più significativi, anche a carattere temporalesco, si verificheranno soprattutto sui settori adriatici.
Prime piogge dal primo pomeriggio sui settori settentrionali della regione e poi interessamento generale di tutto l'Abruzzo.
La presenza di aria fredda in quota favorirà la discesa della quota neve che potrebbe scendere fin sui 1200/1300 metri.
Parte dell'aria fredda confluirà, domani, da nord/est verso il nord Italia e poi il resto del paese, accentuando i contrasti con l'aria mite presente.
Nella prima parte di mercoledì le precipitazioni interesseranno principalmente il nord, ma già a metà giornata fenomeni consistenti si manifesteranno al centro Italia e poi, entro sera, anche al sud.
La formazione di un minimo di pressione sulla Grecia favorirà nuvolosità irregolare ed ultimi fenomeni sui versanti adriatici anche nella prima parte di giovedì, ma l'anticiclone è pronto a tornare protagonista, in particolare nel weekend.
In Abruzzo, nello specifico, le precipitazioni interesseranno tutta la regione, anche se i fenomeni più significativi, anche a carattere temporalesco, si verificheranno soprattutto sui settori adriatici.
Prime piogge dal primo pomeriggio sui settori settentrionali della regione e poi interessamento generale di tutto l'Abruzzo.
La presenza di aria fredda in quota favorirà la discesa della quota neve che potrebbe scendere fin sui 1200/1300 metri.
Le temperature risulteranno ancora miti, sebbene in leggera diminuzione, per quanto riguarda le massime di oggi comprese tra 8 e 14 gradi; con l'arrivo delle precipitazioni e aria più fredda da nord, i valori della notte e di domani diminuiranno sensibilmente.
La formazione di un minimo depressionario in serata/notte sui vicini Balcani, favorirà la presenza di nuvole e residui fenomeni anche nella prima parte di giovedì sulla regione, ma già in serata tornerà il sereno ovunque.
Dopo la sfuriata fredda, come detto nel titolo, tornerà protagonista l'anticiclone, che garantirà tempo mite e soleggiato per tutto il weekend.
Ci avviamo verso la conclusione di una stagione, l'inverno, che non ha avuto mai un sussulto degno della sua fama gelida e nevosa, ma si delinea (per il momento non come una previsione, ma come una tendenza) uno scenario primaverile piuttosto movimentato e con il rischio di qualche episodio di inverno tardivo. Vedremo in futuro se tale ipotesi diverrà realtà o se il dominio anticiclonico in Mediterraneo continuerà anche a marzo.
lunedì 17 febbraio 2020
AGGIORNAMENTO METEO LUNEDI' 17 FEBBRAIO
L'anticiclone che domina su tutto il Mediterraneo è pronto a concedersi una mini pausa.
Il flusso perturbato nord europeo che si muove sempre a medio/alte latitudini sta spingendo fin verso le Alpi di confine.
Refoli di aria più fresca giungeranno presto sulle regioni del nord dove sono previsti anche deboli piovaschi nella giornata di domani.
Sul resto del paese sempre cielo sereno o quasi anche se dal pomeriggio/sera la nuvolosità giungerà anche sulle regioni del centro/sud.
Il flusso perturbato nord europeo che si muove sempre a medio/alte latitudini sta spingendo fin verso le Alpi di confine.
Refoli di aria più fresca giungeranno presto sulle regioni del nord dove sono previsti anche deboli piovaschi nella giornata di domani.
Sul resto del paese sempre cielo sereno o quasi anche se dal pomeriggio/sera la nuvolosità giungerà anche sulle regioni del centro/sud.
Nella giornata di mercoledì miglioramento al nord e peggioramento in tutto il centro/sud con precipitazioni e neve sui monti.
In Abruzzo, nello specifico, tempo soleggiato al mattino di domani e nuvole in aumento dal pomeriggio/sera.
Nella giornata di mercoledì, come si nota bene nell'immagine successiva, prime precipitazioni a metà giornata sul settore aquilano, poi, intensificazione dei fenomeni nel pomeriggio in tutti i settori.
Durante la notte residui fenomeni sull'Abruzzo meridionale, ma che insisteranno debolmente anche nelle prime ore del giovedì.
In Abruzzo, nello specifico, tempo soleggiato al mattino di domani e nuvole in aumento dal pomeriggio/sera.
Nella giornata di mercoledì, come si nota bene nell'immagine successiva, prime precipitazioni a metà giornata sul settore aquilano, poi, intensificazione dei fenomeni nel pomeriggio in tutti i settori.
Durante la notte residui fenomeni sull'Abruzzo meridionale, ma che insisteranno debolmente anche nelle prime ore del giovedì.
Per quanto riguarda le temperature saranno stazionarie domani mentre mercoledì assisteremo ad una diminuzione dei valori massimi con il ritorno a condizioni molto più vicine a quelle tipiche dell'inverno.
Il ritorno del freddo permetterà il ritorno della neve, ma con precipitazioni non significative e a quote di media montagna (1200/1300 metri).
Sarà solo una brevissima parentesi perché un nuovo super anticiclone è pronto a dominare la scena del prossimo fine settimana per ribadire, se mai ce ne fosse bisogno, che freddo e neve non hanno possibilità, almeno ad oggi, di tornare protagonisti.
Il ritorno del freddo permetterà il ritorno della neve, ma con precipitazioni non significative e a quote di media montagna (1200/1300 metri).
Sarà solo una brevissima parentesi perché un nuovo super anticiclone è pronto a dominare la scena del prossimo fine settimana per ribadire, se mai ce ne fosse bisogno, che freddo e neve non hanno possibilità, almeno ad oggi, di tornare protagonisti.
domenica 16 febbraio 2020
AGGIORNAMENTO METEO DOMENICA 16 FEBBRAIO
Atmosfera pienamente primaverile quella che si respira per tutta la penisola oggi.
L'anticiclone domina incontrastato favorendo cieli sereni o quasi, facendo innalzare le temperature su valori tipicamente primaverili.
Come detto più volte durante questo inverno un vortice polare davvero forte, associato ad una configurazione delle acque superficiali del nord Atlantico (tripolo atlantico positivo), ha, in pratica, annichilito l'inverno per buona parte dell'emisfero nord.
Le prospettive per questa ultima parte di febbraio, a parte una breve parentesi semi invernale di metà settimana, è quella del proseguimento di mitezza e tempo fortemente anticiclonico con il rischio di emulare il famoso NON INVERNO DEL 1989/1990 anche chiamato come quello dell'anticiclone dei 100 giorni.
Ero alla ricerca dei dati climatici di quel NON INVERNO e mi sono imbattuto in dati ancora più sbalorditivi di quanto immaginassi pertanto volevo collocare l'attuale anomalia nel giusto contesto statistico, onde evitare che vengano fatti "sproloqui" climatici.
Vi presento la mappa riassuntiva della stazione meteorologica di Pescara (stazione dell'Aeronautica Militare) che raccoglie dati climatici dal 1947.
Balza all'occhio come già nel 1968, quindi 52 anni fa, si raggiunsero a Pescara 25 gradi e ci si andò vicino anche nel famoso 1990 con 24,4 gradi. Nei tempi più recenti, ed è anche il record assoluto da quando vengono fatte le rilevazioni, è avvenuto nel 2014 quando furono toccati 26,3 gradi.
Comprendo benissimo che la memoria dell'uomo sia molto labile e che molti nel 1968 non erano ancora nati (come me ad esempio), ma certamente è la dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che estremi climatici si sono sempre verificati e ce ne saranno altri in futuro, siano essi verso l'alto o vero il basso.
Chiusa questa breve parentesi climatica torniamo al futuro prossimo che si potrebbe intitolare "una goccia nel deserto", infatti tra mercoledì e giovedì, l'anticiclone Mediterraneo si prenderà una brevissima pausa, permettendo ad un impulso freddo nord Atlantico di penetrare sulla nostra penisola.
Nella mappa successiva ho inserito le tappe dell'impulso freddo, che dovrebbe giungere sulle Alpi per martedì per poi scivolare sulla penisola nella giornata di mercoledì e andar via velocemente giovedì.
A dire il vero, rispetto a qualche giorno fa, gli effetti perturbati e freddi previsti, si sono fortemente ridimensionati.
Come si può notare dall'immagine successiva sarà un passaggio molto veloce che dovrebbe convolgerci con precipitazioni deboli e maggiormente concentrate sul versante adriatico.
Anche le temperature, pur tornando su valori più consoni al periodo, quindi di stampo invernale, non saranno eccessivamente fredde pertanto le precipitazioni nevose si verificheranno solo sui rilievi.
In attesa di questa "goccia nel deserto" ci attendono ancora 2 giorni di clima pienamente primaverile con sole protagonista e temperature molto miti.
L'anticiclone domina incontrastato favorendo cieli sereni o quasi, facendo innalzare le temperature su valori tipicamente primaverili.
Come detto più volte durante questo inverno un vortice polare davvero forte, associato ad una configurazione delle acque superficiali del nord Atlantico (tripolo atlantico positivo), ha, in pratica, annichilito l'inverno per buona parte dell'emisfero nord.
Le prospettive per questa ultima parte di febbraio, a parte una breve parentesi semi invernale di metà settimana, è quella del proseguimento di mitezza e tempo fortemente anticiclonico con il rischio di emulare il famoso NON INVERNO DEL 1989/1990 anche chiamato come quello dell'anticiclone dei 100 giorni.
Ero alla ricerca dei dati climatici di quel NON INVERNO e mi sono imbattuto in dati ancora più sbalorditivi di quanto immaginassi pertanto volevo collocare l'attuale anomalia nel giusto contesto statistico, onde evitare che vengano fatti "sproloqui" climatici.
Vi presento la mappa riassuntiva della stazione meteorologica di Pescara (stazione dell'Aeronautica Militare) che raccoglie dati climatici dal 1947.
Balza all'occhio come già nel 1968, quindi 52 anni fa, si raggiunsero a Pescara 25 gradi e ci si andò vicino anche nel famoso 1990 con 24,4 gradi. Nei tempi più recenti, ed è anche il record assoluto da quando vengono fatte le rilevazioni, è avvenuto nel 2014 quando furono toccati 26,3 gradi.
Comprendo benissimo che la memoria dell'uomo sia molto labile e che molti nel 1968 non erano ancora nati (come me ad esempio), ma certamente è la dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che estremi climatici si sono sempre verificati e ce ne saranno altri in futuro, siano essi verso l'alto o vero il basso.
Chiusa questa breve parentesi climatica torniamo al futuro prossimo che si potrebbe intitolare "una goccia nel deserto", infatti tra mercoledì e giovedì, l'anticiclone Mediterraneo si prenderà una brevissima pausa, permettendo ad un impulso freddo nord Atlantico di penetrare sulla nostra penisola.
Nella mappa successiva ho inserito le tappe dell'impulso freddo, che dovrebbe giungere sulle Alpi per martedì per poi scivolare sulla penisola nella giornata di mercoledì e andar via velocemente giovedì.
A dire il vero, rispetto a qualche giorno fa, gli effetti perturbati e freddi previsti, si sono fortemente ridimensionati.
Come si può notare dall'immagine successiva sarà un passaggio molto veloce che dovrebbe convolgerci con precipitazioni deboli e maggiormente concentrate sul versante adriatico.
In attesa di questa "goccia nel deserto" ci attendono ancora 2 giorni di clima pienamente primaverile con sole protagonista e temperature molto miti.
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