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SATELLITE

giovedì 28 febbraio 2019

PAUSA PERTURBATA DOMANI SERA/NOTTE MA WEEKEND ANCORA MITE E SOLEGGIATO

L'anticiclone che ha dominato incontrastato su buona parte dell'Europa per parecchi giorni subirà una battuta d'arresto, seppur momentanea.
La perturbazione che attualmente si muove sulle isole britanniche si sposterà prima verso la Germania e piegherà poi verso sud entrando in Italia dalla porta della bora.

Le regioni centro settentrionali saranno attraversate domani da questo impulso freddo che favorirà anche delle precipitazioni.
Ecco l'evoluzione, in termini precipitativi, che ho elaborato nell'immagine in movimento successiva. Si nota bene come le prime precipitazioni si verificheranno in prima serata di domani, ma il clou dei fenomeni si avrà nella notte e al primo mattino di sabato.
L'impulso, si nota bene dall'immagine in movimento, oltre che di debole intensità, sarà anche molto veloce ed infatti già dalla seconda parte di sabato, e ancor più la domenica, tornerà il bel tempo ed un clima piuttosto mite. Forse per un cambio significativo del tempo bisognerà attendere metà della settimana prossima, ma ne parlerò più nel dettaglio quando si avranno conferme dai modelli matematici di previsione.
Intanto vi propongo anche una sintesi della giornata di oggi dal punto di vista termico.Si nota bene come a metà giornata si siano registrati valori anche superiori ai 20 gradi.

Insomma l'inverno meteorologico si congeda con un'atmosfera già pienamente primaverile. Ricordo a tutti infatti che domani inizia la primavera meteorologica, che terminerà il 31 di maggio prossimo. 
Concludendo con il dettaglio previsionale in Abruzzo ci attende una mattinata ancora all'insegna del bel tempo, ma dal pomeriggio/sera nuvole provenienti da nord andranno a coprire il cielo a partire dal teramano ed alto aquilano, e dalla serata/notte arriveranno anche le prime piogge che potrebbero insistere, in particolare, sui settori adriatici fino al primo mattino di sabato. 
Maggiormente riparato il settore occidentale che subirà soltanto un incremento della copertura nuvolosa, ma con precipitazioni molto più sporadiche.
Dal pomeriggio di sabato torna il sole, che sarà protagonista assoluto anche dell'intera giornata di domenica.  

domenica 24 febbraio 2019

LA SFURIATA GELIDA STA PER CONCLUDERSI E TORNA LA PRIMAVERA ...IN TUTTI I SENSI

Si sta per concludere l'ennesima bufala meteo annunciata dai soliti siti urlatori, che avevano parlato di Burian, gelo, neve e scenari apocalittici. La realtà ha dimostrato tutt'altro e intanto loro hanno incassato 10.000/20.000 euro o non so quanto in pochi giorni con dei semplici click, e siccome la gente dimentica in fretta, appena dalle mappe meteo ci sarà qualche altra ipotesi gelida all'orizzonte partiranno di nuovo alla carica prendendo in giro tutti, ma senza che nessuno li insulti a dovere e li abbandoni definitivamente.
Chiusa questa doverosa parentesi per cercare di sensibilizzare voi tutti ad abbandonare la lettura di questo meschino modo di fare previsioni meteo ritorno alla realtà.
L'immagine del satellite ci mostra un'Italia quasi del tutto sgombra da nuvole, fatta eccezione per l'estremo sud che invece vive ai margini del maltempo. 
Soltanto il vento rimane piuttosto teso dai quadranti orientali anche se tende a smorzare la sua furia e di conseguenza le temperature, sebbene la giornata piuttosto soleggiata, sono rimaste rigide e lo saranno ancor di più questa notte, quando l'inversione termica sarà molto accentuata.  
Come si nota dalla mappa sotto tutta la regione, nelle ore centrali del giorno, ha registrato valori inferiori ai 10 gradi ed in molti casi anche sotto ai 5 gradi. 
Appena arriverà il tramonto ci sarà un crollo termico evidente e per questa notte molte località di montagna e di collina registreranno valori sotto lo zero.
Da domani la situazione andrà gradualmente migliorando per il ritorno sempre più marcato dell'anticiclone, che prenderà di nuovo il comando generale dell'intera penisola traghettandoci verso l'inizio meteorologico della primavera, che ricordo a tutti inizierà il 1° marzo.
Gli spaghetti meteo evidenziano come l'evoluzione dei prossimi 7/10 giorni, sebbene possibili modifiche, sempre possibili nel mondo delle previsioni meteo, è verso un clima piuttosto mite ed anche di calma atmosferica per assenza o quasi di precipitazioni.
Nella mappa successiva infatti la fotografia meteo relativa a Teramo, ma che si può estendere con risultati identici anche alle altre località abruzzesi, relativa ai prossimi 10 giorni.
Si nota bene come il sole sia il protagonista assoluto in un contesto climatico piuttosto mite sia di giorno che di notte.

sabato 23 febbraio 2019

AGGIORNAMENTO SULL'ONDATA DI FREDDO IN ATTO

Come ampiamente annunciato il freddo molto intenso è arrivato e sta insistendo sulle regioni del centro/sud.
L'immagine del satellite è molto eloquente a riguardo. Italia del centro/nord sgombra da nuvole e alle prese al più con qualche banco di nebbia, mentre il centro/sud è alle prese con nuvolosità irregolare, che, via via che ci si sposta verso sud diventa sempre più compatta. 
Si nota anche come l'Abruzzo sia davvero a confine della nuvolosità ed infatti il teramano è, al momento, escluso da precipitazioni, che invece stanno interessando a tratti il chietino, pescarese ed alto Sangro.
Ecco infatti la fotografia del radar che ci mette in evidenza l'assenza o quasi di precipitazioni sul teramano e aquilano, mentre sono in atto nevicate a quote molto basse sul chietino ed alto Sangro.
Ben diversa la situazione per quanto riguarda il quadro termico perchè l'aria gelida sta irrompendo fin sulle Marche e di conseguenza tutta la regione, nessuna provincia esclusa, è sotto gli effetti rigidi dei venti orientali.
Eloquente la fotografia delle temperature in Abruzzo alle ore 11, che registrano valori inferiori ai 5 gradi ovunque , tranne nel teramano, dove, come detto prima, le nuvole sono irregolari ed il sole riesce a fare capolino ogi tanto garantendo qualche grado in più.
Vi sottolineo i -16,9 gradi di Campo di Giove, in pieno giorno, che la dicono lunga sull'entità del freddo che è entrato.
Massima attenzione alla nottata perchè l'intera regione andrà certamente sotto lo zero termico ed anche di tanti gradi nei versanti occidentali. 
Per quanto riguarda la giornata di domani nulla di nuovo. Continueranno ad insistere venti tesi orientali che manterranno temperature molto rigide, ma l'instabilità si andrà ulteriormente riducendo ed il cielo, a tratti, potrà essere di uno splendido azzurro.
Da lunedì la situazione andrà gradualmente migliorando in termini di temperature, ma per il ritorno a valori tipicamente primaverili bisognerà attendere la giornata di martedì.

venerdì 22 febbraio 2019

WEEKEND AL GELO MA POI RITORNA LA PRIMAVERA

Siamo ormai a ridosso del brusco calo termico, che ci terrà compagnia nel prossimo weekend, ma sarà veloce e piuttosto "indolore" perchè è ormai confermatissimo, che i contrasti che il mare Adriatico sarà in grado di produrre a contatto con l'aria gelida saranno davvero miseri. Soltanto nell'estremo sud le precipitazioni saranno significative e si potrà parlare di maltempo. Sulle regioni centrali adriatiche invece ci saranno isolate nuvole da neve che potranno regalare qualche fioccata a macchia di leopardo, anche a quote molto basse o di pianura, ma senza produrre effetti in termini di accumuli.
I due protagonisti principali del weekend saranno le temperature, in picchiata, ed il vento, che sulle zone costiere soprattutto potrà soffiare con notevole intensità.
L'immagine del satellite ci mostra come le prime nuvole stiano già attraversando il mare Adriatico e con esse si segnalano anche debolissime precipitazioni in atto, ma il freddo vero è ancora sui Balcani e solo questa notte dilagherà verso le regioni centro/meridionali.
Ecco infatti la fotografia termica dell'Abruzzo alle ore 18 e si nota bene come tutte le località registrino ancora valori piuttosto miti.
Come detto prima il nocciolo gelido si presenterà sulla nostra penisola soltanto da questa notte, ed in modo davvero intenso domani.
Come si può notare nella mappa successiva l'anticiclone subtropicale ha ormai raggiunto parte della penisola scandinava ed è sul suo lato orientale che scorre l'aria gelida diretta verso il centro/sud della penisola.
L'impulso gelido proseguirà il suo cammino retrogrado fin verso il nord Africa, sprofondando, seppur in modo smorzato, sino al confine con il deserto del Sahara.
Nel suo movimento verso meridione lascerà, da lunedì, campo libero sulle regioni Balcaniche e così l'anticiclone riuscirà a "cucire" lo strappo in atto e tornerà a dominare l'intero comparto Europeo, garantendo il ritorno di temperature decisamente primaverili sin da martedì prossimo.
Andando nel dettaglio del tempo per questi due giorni in Abruzzo ci attende un sabato all'insegna del tempo incerto con aperture del cielo intervallate a nuvolosità più compatta che potrà anche sfociare in episodi di nevischio, ma molto brevi e limitate ad aree molto ristrette. Le temperature, sin dal mattino di domani si presenteranno frizzanti e continueranno a scendere con il passare delle ore diventando gelide durante la notte tra sabato e domenica, quando buona parte della regione registrerà valori inferiori allo zero termico.
La giornata di domenica risulterà fotocopia del sabato, ma con gli episodi nevosi che diverranno ancor più sporadici di quanto non lo siano quelli del sabato.
Attenzione alla ventilazione molto sostenuta nelle zone costiere e di conseguenza al rischio molto insidioso di nuove mareggiate, che potrebbero colpire i nostri litoranei.
Insomma 2 giorni di sciarpa, guanti e cappotti pesanti e poi di nuovo aria di primavera, che potrebbe tenerci compagnia per buona parte della settimana prossima con valori massimi anche superiori a quelli registrati nei giorni scorsi.

giovedì 21 febbraio 2019

SFURIATA GELIDA TRA POCO PIU' DI 24 ORE MA SENZA FENOMENI DI RILIEVO. PROTAGONISTI DEL WEEKEND SARANNO IL FREDDO ED IL VENTO

Ormai la lunga fase primaverile sta per subire un brusco arresto per l'arrivo di un'imponente ondata di freddo, ma ritornerà presto.
Dall'immagine del satellite si nota come l'impulso gelido stia spostandosi verso la Russia europea e da domani inizierà a curvare verso ovest con i primi segnali del cambiamento che saranno visibili già nel pomeriggio sul mare adriatico, dove timidi contrasti si verranno a formare, con la possibilità anche di qualche precipitazione.

L'aria molto fredda irromperà però da venerdì notte e soprattutto nelle giornate di sabato e domenica, favorendo un rinforzo significativo del vento di Grecale e determinando un crollo termico evidente.

Ecco infatti l'evoluzione animata in termini di vento da questa notte e fino a domenica.La colorazione rossa sta indicare vento piuttosto sostenuto e si nota bene come quella colorazione si presenterà vicino alle zone costiere sin dalla notte di domani.  
Per quanto riguarda invece le temperature ecco come muterà tutto nel giro di 24 ore o poco più.
La prima mappa è riferita alle massime di domani e si nota bene come l'intera penisola sarà ancora sotto il regime mite imposto dall'anticiclone subtropicale. 
Nella giornata di sabato invece ecco il quadro termico delle massime di giornata. Centro/sud della penisola che registrerà valori di pochi gradi sopra lo zero termico e solo nel nord/ovest si potranno toccare temperature superiori ai 10 gradi.
Ancora più rilevante il crollo termico notturno che favorirà minime al primo mattino di domenica decisamente basse con solo le località costiere che rimarrando sopra lo zero, ma soltanto perchè soffieranno venti forti di grecale che impediranno di andare sotto. Abruzzo occidentale che registerà valori vicini a -10 gradi, ma anche sulle colline del teramano, pescarese e chietino si potrà scendere su valori vicini a -4/-5. 
L'irruzione di questa portata ha spinto molti siti ad annunciare nevicate a quote molto basse o di pianura, ma in realtà solo al sud ci sarà la possibilità di qualche precipitazione più consistente, mentre sull'Abruzzo giungeranno solo episodiche nuvole che potranno favorire fioccate di brevissima durata. Insomma sabato e domenica sarà tendenzialmente tempo discreto, irregolarmente nuvoloso e piuttosto ventoso e freddo.
Il motivo di questo "mancato" maltempo è legato alla particolare configurazione barica.
Nella foto che vi posto sotto relativa alla giornata di sabato ci sono due figure bariche in azione: quella in cui ruotano, in senso orario, le frecce nere che è l'anticiclone sub tropicale e quella in cui ruotano le frecce rosse, in senso antiorario, che invece indica una zona di debole bassa pressione. Balza subito all'occhio come, sebbene il gelo già in atto in Abruzzo, la nostra regione sarà, seppur marginalmente, sotto la campana anticiclonica e dunque i contrasti tra il freddo e le acque miti dell'Adriatico saranno drasticamente smorzati.
Insomma massima attenzione al brusco calo delle temperature in arrivo e al vento moderato o forte che si abbatterà sulle zone costiere, ma per il resto nessun allarme da emettere. Diciamo che si tornerà in inverno dopo una lunga fase primaverile, sebbene, come accennato all'inizio, la primavera tornerà molto presto, direi già da martedì prossimo.

mercoledì 20 febbraio 2019

ARRIVANO CONFERME DAI MODELLI: SABATO CROLLO TERMICO IMPONENTE

Ormai mancano solo 72 ore al sabato e giungono conferme sempre più convinte, da parte dei modelli, dell'arrivo di una severa ondata di gelo.
Vi propongo subito un'immagine in che evidenzia il movimento che la bolla gelida percorrerà da qui a lunedì prossimo. Adesso si trova oltre la Scandinavia e si muoverà da domani, verso la Russia europea, dopodichè inizierà a virare verso i Balcani e successivamente verso la penisola italiana, proseguendo infine il suo tragitto retrogrado verso le coste del nord Africa, ed anche fino al deserto del Sahara. 
Si tratterà di un'irruzione imperiosa visto che solo 24 ore prima, cioè venerdì, saremo sotto gli effetti miti primaverili.
Ecco infatti i due estremi che si vivranno in poco più di 24 ore.
Venerdì l'Abruzzo, ma in generale tutta l'Italia, registrerà temperature massime superiori ai 14/15 gradi, proseguendo lo schema climatico che si sta ormai perpetrando da molto giorni ormai.
 A partire dalla sera di venerdì le regioni adriatiche, e quindi nello specifico dell'Abruzzo,nel teramano, nel pescarese e nel chietino, giungeranno i primi refoli di freddo dai vicini Balcani.
Ma sarà il sabato la giornata in cui il gelo esonderà sul mare Adriatico facendo crollare le colonnine di mercurio e portando ad un brusco crollo termico, che sarà decisamente percettibile durante la notte e al primo mattino di domenica, quando si toccheranno valori decisamente sotto lo zero.
Comparto aquilano che farà registare i valori più bassi con minime vicine ai -10 gradi, ma anche sulle zone collinari dei settori occidentali farà davvero un gran freddo con minime tra -3/-4 gradi.
Vista l'irruenza gelida sembrerebbe semplice ipotizzare che arriverà anche la neve ed invece non accadrà nulla di tutto questo, o perlomeno, ad oggi, i modelli sono fermi nel catalogare questa irruzione gelida come molto asciutta e quindi non in grado di innescare contrasti significativi del mar Adriatico.
Non si può escludere che qualche sporadico e breve episodio nevoso possa anche verificarsi, ma, ad oggi, sembra esclusa la possibilità di avere neve.
Insomma weekend al gelo, ma con elevata probabilità di avere solo nuvolosità irregolare e qualche sfiocchettata qua e la, anche a quote molto basse, ma senza possibilità alcuna di accumuli.
Da domani, quando si potranno consultare anche i modelli specializzati nell'analisi dettagliata zoommata anche a 2/3 km del territorio, vedremo se ci saranno novità relativamente alle precipitazioni possibili.
In attesa del grande sbalzo termico ci attendono ancora 36 ore di mitezza primaverile, ma iniziate a rispolverare sciarpe, guanti e cappotti pesanti perchè sabato e domenica ce ne sarà davvero bisogno.  

martedì 19 febbraio 2019

MOLTO MITE FINO A VENERDI' POI TORNA L'INVERNO. GELIDO E NEVOSO? TROPPO PRESTO PER DIRLO

La situazione climatica rimane piuttosto statica, ma stanno per verificarsi eclatanti manovre bariche, che potrebbero portare ad eventi estremi nel raggio di 500 km.
Poco da raccontare da qui a venerdì con clima ancora molto primaverile, anche se la staticità atmosferica invernale si traduce spesso nella formazione delle nebbie e foschie, che infatti sono presenti, giorno dopo giorno, in aree sempre più ampie.
Nella prossima mappa vi ho sintetizzato quello che dovrebbe accadere nei prossimi giorni e vi annuncio subito che saranno giorni davvero eclatanti in un verso o in un altro.
L'effetto domino sarà provocato dall'affondo molto meridionale del flusso Atlantico, che si spingerà fin sulle Canarie provocando una risposta molto calda subtropicale, che passando per la penisola iberica si spingerà poi verso la Francia, la Gran Bretagna, l'Europa centrale ed anche parte della Scandinavia, per poi piegare leggermente verso est fin verso i paesi baltici.  
A nord della Scandinavia sarà, a sua volta, innescata una risposta gelida dell'artico che, prima si spingerà verso la Russia europea e poi inizierà a muoversi verso ovest arrivando sui Balcani e, probabilmente, anche in Italia, certamente al sud, probabilmente al centro e difficilmente al nord.
Le mosse bariche brevemente raccontante si possono dare per molto probabili nelle loro dinamiche generali, ma andare a tradurre nello specifico della nostra regione gli effetti diventa complesso e così le certezze lasciano spazio a molti dubbi.
Più che farvi una previsione, ad oggi impossibile, vi "porto con me" nel dietro le quinte dei modelli matematici per farvi comprendere i possibili scenari ad oggi prospettati.
Partiamo intanto con la mappa delle temperature in quota (850 hpa cioè 1400/1500 metri) nella giornata di venerdì, quando la penisola respirerà ancora mitezza primaverile.
L'Italia è quella cerchiata in rosso e registra una +5 gradi in quota (per l'Abruzzo). Da notare il caldo in risalita su Spagna e Francia (+8/+10), i 0 gradi delle isole Azzorre ed i -20 gradi della Russia europea. 
    Quel GELO RUSSO è già in movimento verso i Balcani e, successivamente verso la nostra penisola, ma qui si fermano le certezze perchè la traiettoria del gelo diretto verso di noi è ancora molto dubbia, ecco infatti le varie ipotesi di 4 modelli matematici di previsione.
Iniziamo con quello che prospetta lo scenario più gelido in assoluto e cioè il modello inglese UKMO.
I numeri spiegano meglio di ogni parola cosa accadrebbe se fosse vera l'ipotesi inglese per sabato 23 febbraio. L'Abruzzo, in meno di 24 ore subirebbe un crollo termico nell'ordine di 15 gradi e forse più. Probabilmente, ma su questo se ne parlerà eventualemente tra qualche giorno, il gelo in passaggio sul mar Adriatico innescherebbe la formazione di nuvole cariche di precipitazioni, che assumerebbero carattere nevose a quote bassissime.
Proseguiamo il nostro giro modellistico con l'ipotesi europea, che è solo di poco inferiore per valori a quella inglese.
 Schema ed effetti abbastanza simili a quelli detti prima. Mi volevo però soffermare sul contrasto pazzesco che si creerebbe a distanze relativamente non esagerate, infatti sabato mentre Parigi potrebbe sfiorare i 20 gradi a Praga difficilmente andrebbero sopra la -10 gradi.
Ma proseguiamo la carrellata di carte con l'ipotesi americana. Ecco la situazione assume connotati decisamente più smorzati perchè, certamente tornerebbe il freddo, ma sarebbe sterile in termini di precipitazioni ed anche molto rapido perchè l'intero blocco gelido si spingerebbe subito verso sud. 
Infine il modello canadese che si avvicina a quello americano in termini di freddo, ma ipotizza una toccata e fuga molto più veloce tanto che lunedì tornerebbero valori tipo quelli attuali.
 Ricapitolando siamo nella fase previsionale in cui sono piuttosto chiare le dinamiche generali dell'atmosfera sul comparto europeo, ma risulta ancora ingarbugliato fare previsioni serie. 
Sembra probabile che l'Abruzzo, ed in primis i settori adriatici, possano subire gli effetti freddi dell'impulso orientale, ma potrebbe tutto risolversi in ventilazione sostenuta e ritorno verso la normalità climatica di febbraio. Se poi dovesse aver ragione il modello inglese o europeo allora potrebbe esserci spazio anche per nevicate a quote molto basse se non di pianura.
Inutile lanciare allarmi senza senso. Io la meteo la vivo con la maggiore razionalità possibile e cerco, nei limiti del possibile, di trasferire il mio pensiero a voi lettori. Lascio gli annunci roboanti a chi ha deciso di fare soldi, e a palate, con la meteorologia e rimango ancorato alla mia unica vera bandiera che è la passione, raccontando, nei limiti del possibile, la verità o, meglio dire in meteorologia, l'eterna incertezza. 

domenica 17 febbraio 2019

DOMINIO ANTICICLONICO FINO A GIOVEDI'/VENERDI' PROSSIMO. WEEKEND PROSSIMO ANCORA MOLTO INCERTO

Atmosfera da primavera piena grazie al dominio anticiclonico che non sembra affatto voler dare segni di cedimento, anzi pronto a rinforzarsi ulteriormente nei prossimi giorni e che, forse, proprio grazie alla sua esuberanza potrebbe prestare il fianco orientale ad una possibile incursione fredda/gelida per il prossimo weekend.
Come si può notare bene dall'immagine in movimento le nuvole sono lontane dall'Italia, ma in generale sono assenti in molte nazioni europee. Il flusso Atantico è costretto a muoversi verso latitudini molto settentrionali e così soltanto Islanda, Gran Bretagna e Scandinavia sono coinvolte in freddo e maltempo. L'anticiclone, non contento di dominare la scena europea, sembra intenzionato a spingersi anche verso la Scandinavia nei prossimi giorni e questo determinerà, da una parte una risposta gelida verso i paesi dell'est europeo, ma con la possibilità, ancora molto incerta, di poter coinvolgere anche le regioni centro/meridionali dell'Italia in freddo/gelo.
Vi posto questa carta che fotografa quanto ipotizzato dai principali modelli previsionali internazionali, che la dice lunga di come non sia affatto certo che arrivi il freddo e men che mai, che arrivi il Burian come detto, ridetto e riproposto in modo quasi ossessivo dall'acchiappa click milionario.
L'anticiclone si spingerà verso la Scandinavia nei prossimi giorni e questo stimolerà una risposta gelida dall'artico (non c'entra proprio nulla il Burian!!!) che si spingerà certamente verso i paesi baltici e orientali, e poi, aggirando l'anticiclone, si presenterà in movimento retrogrado verso il Mediterraneo orientale. 
Riuscirà a spingersi fin verso la nostra penisola? La risposta non è affatto scontata ed infatti guardate voi stessi come siano ben diverse le traiettorie gelide che sono state ipotizzate questa sera dai modelli.
Annunciare scenari di gelo apocalittico dopo quello che ho sintetizzato in questa carta è perlomeno azzardato eppure sono giorni che se ne parla come se fosse certezza, con un solo unico risultato: far schizzare "l'audience" che tradotto in soldoni significa guadagnare parecchi soldi.
Capisco che la tentazione sia tanta ed è legittimo leggere qualunque cosa, ma poi, dopo che vi ho detto tante volte quanto sia illusionista quel sito, non venite da me, in privato, a chiedermi: E' VERO CHE A FINE MESE TORNA IL FREDDO E FARA' TANTA NEVE?
Vi ripeto, a costo di risultare noioso, che le previsioni sono discretamente attendibili fino a 3/4 giorni massimo e solo in situazioni tipo quella attuale in cui siamo in regime anticlonico, perciò oltre è sempre azzardato spingersi, più che mai quando ci sono in gioco movimenti retrogradi, cioè da est verso ovest, che sono una forzatura notevole rispetto alla normalità circolatoria generale.
Concludendo l'articolo quindi ci attendono altri 4/5 giorni di tempo molto mite, soleggiato in tutta Italia con temperature massime primaverili. Soltanto la notte continuerà la forte escursione termica con valori che potranno scendere anche, seppur di poco, sotto lo zero.

giovedì 14 febbraio 2019

ABRUZZO AI MARGINI DELL'IMPULSO FREDDO, POI PROVE DI PRIMAVERA CON UN SUPER ANTICICLONE

La nostra penisola è, da nord a sud, completamente sotto l'azione mite dell'anticiclone subtropicale, che, oltre a favorire bel tempo, ha determinato anche un incremento delle temperature con valori registrati oggi quasi primaverili.
L'azione imponente dell'anticiclone però non riesce ad invadere pienamente l'Europa orientale e così, proprio da oriente, un impulso freddo si sta dirigendo, con movimento retrogrado, verso la nostra penisola, ma riuscirà a coinvolgere con freddo e maltempo soltanto le regioni meridionali.
L'anticiclone manterrà ben salda la sua posizione per quanto riguarda le regioni settentrionali, mentre cederà spazio al sud. In questo contesto climatico l'Abruzzo resterà ai margini prendendo solo deboli refoli di freddo orientale, ma in un'atmosfera piuttosto tranquilla. 
Domani infatti ci sarà spazio solo per nuvolosità irregolare, ma senza precipitazioni.
L'impulso freddo orientale sarà piuttosto veloce tanto che già sabato sera scivolerà verso la Libia e l'Egitto. Insomma normalità climatica stravolta con l'Europa centro/occidentale e Italia del nord in pieno clima primaverile, almeno di giorno, e Italia del sud e nord Africa sotto rigido clima invernale.
Nel prossimo futuro non si intravedono impulsi freddi/gelidi anzi l'azione anticiclonica, dopo una breve pausa ad inizio settimana prossima, tornerà ancora più invadente e forte dando davvero inizio alle prove generali della primavera.
Gli spaghetti meteo risultano molto compatti fino al 21 febbraio prossimo pertanto non è un azzardo affermare che la settimana prossima sarà mite e soleggiata con la netta percezione di essere già in primavera.
Come già detto tante volte, per esperienza, può essere un grave errore dare per spacciato l'inverno perciò mi fermo al 21 febbraio con la consapevolezza che a fine mese, o anche a marzo, qualche colpo di coda freddo/gelido sia ancora possibile.   

martedì 12 febbraio 2019

FASE ANTICICLONICA FINO A GIOVEDI', MA RESTA L'INCERTEZZA DI COSA ACCADRA' NEL WEEKEND

La situazione del tempo attuale ci mostra un'Italia divisa a metà, o forse meglio dire in tre zone: il nord è già sotto le miti braccia, almeno di giorno, dell'anticiclone; il sud che invece è attraversato dalle correnti molto fredde artiche, con associate anche deboli precipitazioni; il centro che prende un po' dell'uno e un po' dell'altro (sole dell'anticiclone e freddo dell'impulso artico).
Questa situazione è destinata a perdurare anche nella giornata di domani e solo giovedì l'anticiclone riuscirà a spingersi fin sul meridione, garantendo bel tempo a tutta la penisola ed anche una ripresa dei valori termici diurni, che inizieranno a toccare anche i 15/16 gradi.
Come detto nel titolo dell'articolo rimane una grande incertezza, almeno fino a questa sera, per il weekend perchè i modelli matematici di previsione ipotizzano che un movimento retrogrado, cioè da est verso ovest, di aria molto fredda, possa colpire il sud, e, FORSE, il centro Italia.
Ho elaborato un grafico riassuntivo di quello che potrebbe accadere, ma con la possibilità, non remota, che alla fine scivoli tutto più a sud.
In poche parole l'imponente anticiclone delle Azzorre, dopo aver conquistato buona parte dell'Europa centro/occidentale, tenterà di spingersi anche verso est, ma lasciando semi scoperta l'Italia del centro/sud ed anche parte dei Balcani. Seguendo il bordo orientale dell'anticiclone aria molto fredda punterebbe dal mar Nero verso il Mediterraneo meridionale ed anche le nostre regioni del sud. 
Si tratta di un movimento che si verifica molto raramente e, di conseguenza, i modelli previsionali fanno molta fatica ad inquadrare la sua esatta traiettoria. 
A tutto questo aggiungiamoci che l'Abruzzo è davvero ai confini di questa manovra pertanto uno spostamento di 50/100 km più in su o in giù della traiettoria potrebbe totalmente cambiare gli scenari, passando da un weekend di sole pieno, quasi primaverile, ad uno di inverno pieno con possibili episodi nevosi anche a quote basse.
Mi fermo dunque con la previsione certa, cioè quella fino a giovedì che vede la nostra regione riparata da nuvole e precipitazioni, ma ancora sotto gli effetti freddi di correnti orientali per quanto riguarda la giornata di domani, mentre per giovedì al sole pieno si aggiungerà anche una ripresa più decisa delle temperature.

domenica 10 febbraio 2019

FASE PRIMAVERILE AGLI SGOCCIOLI. DA DOMANI TORNA IL FREDDO MA NON IL MALTEMPO

Nella giornata odierna molti avranno pensato di essere già in piena primavera ed infatti, a vedere le temperature, non si può dire che abbiano sbagliato. Ecco il quadro termico delle ore 12:30 e si nota bene come numerose località registravano temperature superiori ai 15 gradi con le zone costiere che, addirittura, hanno sfiorato i 20 gradi.
Per chi avesse pensato già ad un parziale cambio di armadi è meglio che non si illuda perchè un repentino cambio termico sta per arrivare e ci farà piombare, almeno dal punto di vista delle temperature, in pieno inverno.
L'immagine del satellite ci mostra una banda nuvolosa in azione sul centro/nord, ma è solo nuvolosità con poca umidità incapace di produrre precipitazioni significative. 
La vera perturbazione con aria fredda al seguito sta per impattare con le Alpi occidentali e, nelle prossime ore, invaderà la nostra penisola favorendo un crollo termico davvero marcato.
La giornata odierna infatti è stata caratterizzata, non dall'egemonia dell'anticiclone, che si è ritirato velocemente verso l'oceano, quanto da aria calda nord africana che ha anticipato l'arrivo della perturbazione, facendo schizzare verso l'alto le colonnine di mercurio.
In queste ore il fronte freddo conquisterà la nostra penisola, ma nel contempo l'anticiclone delle Azzorre punterà dritto verso l'Islanda e così, al freddo nord Atlantico di queste ore si aggiungerà aria ancor più fredda di origine artica, che tra martedì e mercoledì giungerà sulle regioni del centro/sud dai Balcani.
Nell'articolo ho parlato di ritorno del freddo, ma non di maltempo, infatti al di là di qualche veloce corpo nuvoloso che potrà favorire anche precipitazioni, nevose a quote di media montagna, in realtà non sono previsti, almeno per il momento, guasti significativi del tempo e tutto ciò perchè l'anticiclone delle Azzorre, dopo essersi eretto fin sull'Islanda, si sposterà verso la Francia ed in parte sull'Italia, rendendo piuttosto innocui, in termini di precipitazioni, gli sbruffi freddi/gelidi da nord-est.
La situazione resta comunque davvero complessa, come sempre accade quando le minacce giungono da est, e questo perchè si tratta di movimenti retrogradi o, per dirlo più semplicemente, del tutto anomali rispetto al flusso tipico delle perturbazioni ovest/est, pertanto meglio non addentrarsi in analisi previsionali che vadano oltre i 2/3 giorni.
L'unica cosa che mi preme raccomandarvi, soprattutto per domani, è quella di non uscire di casa leggeri perchè c'è il serio rischio che le massime di giornata possano registarsi al primo mattino, mentre con il passare delle ore le temperature potrebbero subire una graduale discesa fino ad essere di poco sopra lo zero in serata.

venerdì 8 febbraio 2019

ANCORA DOMINIO ANTICICLONICO MA NEL WEEKEND PRIMI SEGNALI DEL CAMBIAMENTO

La calma atmosferica è la protagonista assoluta anche in questo venerdì, ma infiltrazioni umide sono presenti al sud e, molto più deboli, sul nord ovest. A tutto ciò si aggiunga una debole ventilazione settentrionale, che ha reso l'aria delle regioni adriatiche meno mite di quel che la presenza del sole poteva far immaginare.   
Eloquente in tal senso la mappa delle temperature sulla nostra regione fatte registare alle 15, che indicano valori miti soprattutto sulle aree aquilane e marsicane e meno sui versanti orientali.
Domani la situazione non subirà grossi scossoni a livello termico, forse potrà fare leggermente più caldo, ma il cielo darà indicazione dei primi segnali del cambiamento.
Nell'immagine sotto si nota come l'Italia, ma con essa molte altre nazioni europee, siano sotto l'egemonia del promontorio anticiclonico e come, nel contempo, un profondo vortice ciclonico stia portando maltempo in Gran Bretagna.  
Domani un impulso freddo in uscita dalla Groenlandia associato ad un altro proveniente dal nord dell'Islanda si incontreranno a largo delle coste occidentali inglesi mettendosi in moto verso il continente europeo per poi, complice l'innalzamento verso nord dell'anticiclone delle Azzorre, virare verso sud e quindi coinvolgere la nostra penisola.
Ad oggi i modelli previsionali hanno un pò le idee confuse sull'evoluzione successiva, pertanto risulta complicato dire con certezza cosa potrà accadere da martedì prossimo in poi, ma su una cosa sembrano tutti concordi: tornerà il freddo, non solo la notte, ma anche il giorno.
Limitandomi alle previsioni del tempo per il prossimo weekend ci attende un sabato ancora all'insegna del sole e della mitezza, ma con la possibilità, durante la giornata, di assistere ad una debole copertura del cielo da ovest o sud/ovest per lo scorrimento di aria calda da sud/ovest verso il Mediterraneo che produrrà velatura del cielo, ma nessun fenomeno di rilievo.
Domenica invece il fronte perturbato di cui ho accennato sopra giungerà con il suo fronte caldo fin verso le regioni settentrionali e, a seguire, anche su quelle centrali. Precipitazioni che dovrebbero essere concentrate solo al nord, ma in serata/notte potrebbero spingersi fin sulle regioni centrali. Da lunedì aria via via più fredda inizierà ad invadere la nostra penisola con maggior coinvolgimento delle regioni del versante adriatico che subiranno il crollo termico più evidente, con associati anche fenomeni precipitativi, anche se di debole intensità. Oltre non è lecito avventurarsi vista la precarietà previsionale. 

giovedì 7 febbraio 2019

ATMOSFERA QUASI PRIMAVERILE FINO A DOMENICA POI TORNA L'INVERNO

La nostra penisola oggi ha vissuto una giornata di bel tempo da nord a sud. Anche il ciclone Mediterraneo è ormai lontano dalle regioni meridionali, mentre le perturbazioni Atlantiche continuano a viaggiare alle alte latidudini. Il nord Italia è attraversato da una banda nuvolosa alta e stratificata, ma assolutamente sterile in termini di precipitazioni e che entro la notte scivolerà verso sud/est.
Domani, come sabato, ancora bel tempo sull'intera penisola e temperature miti di giorno, ma molto fredde di notte.
E' eloquente la mappa delle termiche delle ore 18:30 sulla nostra regione che sono già piuttosto fredde con valori ben al di sotto dei 10 gradi ed anzi in molti casi sotto i 5 gradi.
La stabilità atmosferica associata al maggiore irraggiamento solare (ormai siamo ben lontani dal solstizio d'inverno e le ore di luce iniziano ad aumentare) favoriscono il raggiungimento di temperature massime più elevate (12/13 gradi oggi), ma dal tramonto il crollo è evidente proprio grazie al cielo sereno che permette una rapida dispersione verso l'alto del calore.
In questo contesto piuttosto stabile, ed ancora nel mezzo dell'inverno, si cerca di capire se è già ora di Primavera o meno. Bene, per esperienza mai dare per morto l'inverno, almeno fino a metà marzo, ma ancor più in questo inverno caratterizzato da un Vortice Polare così destabilizzato.
Si può dire che l'inverno si è preso una pausa dopo un gennaio super attivo, ma presto tornerà a ruggire, infatti da inizio settimana prossima l'anticiclone delle Azzorre tornerà a spingere verso il nord Europa, ma questa volta con l'intenzione di virare da metà settimana prossima verso nord/est e quindi verso la Scandinavia con conseguente discese fredde/gelide dall'artico o, forse, anche dalla Siberia. E' presto per parlare di possibili effetti sulla nostra penisola, ma di certo potrebbero tornare temperature rigide anche di giorno.
Nella mappa che vi posto sotto ho riprodotto i movimenti barici, gli unici ormai sicuri, che si verificheranno lunedì prossimo e che daranno il via a scenari climatici di stampo più freddo o gelido nei giorni successivi.
L'anticiclone delle Azzorre, in questi ultimi giorni collocatosi nella sua naturale posizione, e che sta parzialmente contribuendo alla stabilità climatica della nostra penisola, tornerà a spingere, come fatto spesso a gennaio, verso nord, puntando l'Islanda e attivando già una prima risposta fredda verso le medie latitudini, compresa l'Italia, che però sarà parzialmente protetta dalla barriera alpina e solo le regioni adriatiche potrebbero essere maggiormente coinvolte con precipitazioni e nevicate a quote medio/basse. Ne parlerò meglio da domani o sabato, quando i modelli avranno raggiunto una linea comune previsionale. Per il momento dunque scampoli di simil primavera ancora per 48/72 ore.  

mercoledì 6 febbraio 2019

TEMPO STABILE E MITE ALMENO FINO A SABATO, MA LA PRIMAVERA E' ANCORA MOLTO LONTANA

Eccomi di nuovo per un aggiornamento meteo dopo una breve assenza causa influenza.
La stabilità atmosferica sta dominando in tutto il centro/nord della penisola e le immagini del satellite delle ultime ore lo dimostrano chiaramente. 
Italia sgombra da nuvole fatta eccezione per le regioni meridionali ancora alle prese con gli effetti del ciclone Mediterraneo.
La limpidezza del cielo permette di osservare in modo molto chiaro il massiccio innevamento della catena alpina, ma anche delle vette più alte dell'Appennino ed in primis dei rilievi abruzzesi.
Come già anticipato nel titolo dell'articolo la situazione è destinata a mantenersi stabile almeno fino  a sabato. Guardando infatti la mappa del satellite allargata all'Europa si nota chiaramente come l'Italia, insieme ad un'ampia fetta di aree europee, è abbracciata da un promontorio anticiclonico capace di garantire tempo stabile ed anche piuttosto mite.  
Il flusso perturbato Atlantico continua a spingere con movimento zonale verso la Gran Bretagna e, a seguire, i paesi scandinavi, perciò il promontorio anticiclonico, seppur davvero molto debole, non subisce interferenze da nord e neanche da sud, dove imperversa ancora il ciclone Mediterraneo, che però tende a spostarsi lentamente verso est.
Stabilità atmosferica, in particolare in inverno, non significa che sta esplodendo la primavera, anzi direi che quest'anno visto il freddissimo gennaio, le nostre campagne sono ancora piuttosto ferme e non bastano i 12/13 gradi delle ore centrali del giorno a far ripartire la vegetazione, anche perchè il crollo termico è davvero ben evidente dal tramonto in poi,  ed al primo mattino quasi ovunque si registrano valori attorno allo zero.
Questa è la fotografia delle ore 17 nella nostra regione. Valori ancora superiori a 10 gradi in gran parte delle località, ma entro sera molti saranno sotto i 5 gradi.
Nel titolo dell'articolo ho detto che la Primavera è ancora lontana e non solo perchè dal punto di vista meteorologico e astronomico lo è davvero, ma anche perchè questa calma atmosferica sarà, probabilmente, sostituita da impulsi perturbati nord atlantici domenica e poi, forse, tornerà a farci visita aria fredda/gelida da est. Inoltre, anche se non si è ancora nel campo delle previsioni attendibili, anzi direi che c'è molta confusione, i modelli previsionali attorno a metà mese iniziano a proporre, con sempre maggior insistenza, scenari decisamente invernali. Come di consueto vi terrò aggiornati in tal senso giorno dopo giorno.

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